Punto di partenza di conversazioni, incontri, progetti per il teatroescuola 2016.2017 è il senso di comunità e la convinzione che sia la vita condivisa a generare l’arte e che l’arte svolga un ruolo potente, trascinante, creativo nella vita delle persone e delle comunità. Un comunità dove abita anche l’infanzia. Un’arte che è, decisamente, relazione poetica tra le persone, grandi e piccole.
Il Teatro di Voci, progetto speciale di teatroescuola realizzato in collaborazione con Usci FVG, entra a piè pari in questo contesto. Come altri progetti speciali che ogni anno indagano e sperimentano i linguaggi artistici in teatroescuola, TDV è un “fare” multidisciplinare. È un agire attraverso i linguaggi artistici per percorrere distanze e giungere alle relazioni, con sé stessi e con l’altro da se. È partire da un essere comunità (il coro), da una relazione sociale che implica uno stare, un fare e soprattutto un sentire comunitario.
Il coro è socialità, è messa in comune di senso, motivazione, aspettativa, entusiasmo, difficoltà …. Tutto quanto è umano insomma. Assorbe da un sociale potenzialità culturali, riordina le singole vocazioni, plasma, potenzia il sentire del singolo che non è sacrificato ma sublimato in un “valore “ collettivo.
E ciò accade attraverso l’arte, la relazione, la comunicazione espressiva che si fonda sul sentire, profondo dei suoi partecipanti. Ascolto, gesti, suoni, comunicazione emozionale che è forma espressiva precedente al linguaggio verbale, che è codice relazionale a tutti gli effetti.
Lo sforzo, l’intento, il tentativo, la bellezza di Teatro di Voci sta nello sperimentare l’essenza relazionale che sta nel teatro e nella musica corale. Per prendere uno dall’altro, per scoprire che ancora c’è qualcosa d’altro da dire, per stare in un tempo e in uno spazio, profondamente, creativamente e consapevolmente con qualche cosa da dire.
Dice Michele Polo:
E allora? Che si fa? Si inventa una nuova maniera di fare teatro e coro, insieme.
Ecco ciò che io e le persone con cui lavoro stiamo cercando di inventare, di sperimentare, di creare. Un nuovo modo di intendere il teatro per bambini, nuovo perché devono anche cantare – senza smettere di fare teatro. Dopo molti anni, mi rendo conto che stiamo lavorando proprio con il coro, coro che possiamo considerare “la madre” di tutto il teatro occidentale. Stiamo maneggiando, pensando, articolando il primo grande strumento del teatro, il grande interlocutore dei primi protagonisti, la spalla degli antagonisti. Ma stiamo anche lavorando con il “grande disperso” del teatro occidentale contemporaneo: quasi nessun testo contempla più la presenza del coro, nessun drammaturgo ne fa uso per storie nuove, nessun autore osa maneggiarlo. Noi un po' di coraggio ce l'abbiamo, ma forse non basta: nessuno dei bambini di Teatro di Voci ha mai visto un coro diverso da quello quasi sempre statico che canta a più voci; nessun insegnante ha molte risorse sul coro teatrale. Lo strumento "coro" che essi conoscono è monocolore: la sua staticità non è quasi mai messa in discussione, lo spazio non è investigato, i testi sono spesso un insieme di sillabe, con delle emozioni da ricostruire. Nei cori la voce è sempre libera e la postura è praticamente fissa: schiena dritta, volto aperto, non si esplorano le sfaccettature, quelle che coinvolgono tutto il corpo.
Se la nostra ricerca è mettere il corpo nello spazio, mettere il coro nello spazio, allora dobbiamo inventare una nuova forma di teatro, un'altra forma di teatro. Inventare perché, come dice Peter Brook, ogni storia e ogni gruppo di lavoro ha bisogno della sua forma teatrale.
Una forma per dei cori di bambini che racconti in musica e teatro delle storie interessanti e coinvolgenti, che riesca a liberare il corpo (cioè la voce) dentro lo spazio.
Le storie che scrivo non hanno canzoni, non c'è un compositore o un librettista. Le canzoni sono cercate nel gran mare del mondo, sono messe dentro a forza, a "sentimento", a logica, ad analogia. Non si adattano mai perfettamente alla storia. Tendono a divergere, a portare acqua ad altri mulini: e questo, abbiamo scoperto, arricchisce e diverte: scopriamo correnti nascoste che innervano le storie, le proviamo e le confrontiamo con le possibilità reali del palcoscenico. Della creatività dei bambini che le cantano e le agiscono.
Gli spettacoli che abbiamo realizzato sono molto più ricchi e interessanti delle storie che li hanno generati. Stiamo imparando una nuova drammaturgia, che si compone direttamente sul palcoscenico, che si realizza compiutamente solo in teatro, alla sera del debutto. Come scrive ancora Peter Brook: basta non pensare in termini di “prove” e “repliche” - ci sono i preparativi, e la sera dello spettacolo c'è la nascita.
Facciamo il nostro "tipo" di teatro. Rischiamo. Dentro questo nostro tipo di teatro vogliamo e possiamo mettere soprattutto la creatività dei bambini: perché essere padroni della propria forma di teatro significa poter decidere se e come cambiare, senza sensi di colpa o sentimenti di “sarebbe bello fare così, ma ci tocca fare colà”.
Questa libertà i bambini la sentono.
Torna anche quest’anno Teatro di Voci, il progetto speciale dedicato al coro e al teatro realizzato in collaborazione tra Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e Usci Fvg.
Il progetto è rivolto, nella sua parte laboratoriale, a tre cori scolastici della regione che partecipano a un percorso dove lo sforzo, l’intento, il tentativo e la bellezza sta nello sperimentare l’essenza relazionale del teatro e della musica corale. Per prendere uno dall’altro, per scoprire che ancora c’è qualcosa d’altro da dire, per stare in un tempo e in uno spazio, profondamente, creativamente e consapevolmente; partendo da una storia scritta da Michele Polo per Teatro di Voci 2017.
Per coloro che già lavorano con un gruppo è anche possibile richiedere la consulenza dei conduttori per la realizzazione di progetti autonomi.
Tutti possono poi partecipare al percorso formativo tenuto dai curatori del progetto in tre incontri programmati il 7,14, 21 febbraio 2017 dalle 16.30 alle 19 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine a Udine.
Di seguito trovate tutte le informazioni sul progetto e sui percorsi.
Sono previsti 3 incontri di formazione rivolti a insegnanti interessati che vogliono conoscere il progetto, insegnanti che intendono intraprendere autonomamente un percorso con il proprio coro scolastico, insegnanti che intendono richiedere la partecipazione al progetto per i prossimi anni scolastici. In tal caso, la partecipazione agli incontri è propedeutica alla futura partecipazione al progetto Teatro di Voci.
La struttura degli incontri avrà carattere pratico e sarà condotta in maniera “redazionale” sotto forma di tavolo di lavoro. I progetti presentati dalle singole scuole potranno costituire la base per la discussione e la conduzione degli incontri.
Udine, Teatro Nuovo Giovanni da Udine
7,14, 21 febbraio 2017
dalle 16.30 alle 19
con l’accreditamento dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia
Per le scuole che intendono attivare un loro progetto con l’obiettivo di una messa in scena finale, saranno a disposizione alcuni strumenti per sostenerne la realizzazione (un incontro con i conduttori e l’insegnante, contatti mail e telefonici, utilizzo di strumenti creati ad hoc (blog, report …).
Modalità da concordare direttamente con i conduttori.
Partecipano un massimo di 3 cori scolastici / gruppi classe.
Si prevedono almeno due incontri (tot. 6 ore) di coordinamento e formazione con i referenti dei gruppi partecipanti.
Sono previsti, per ciascun coro partecipante, un minimo di 7 incontri a scuola con i bambini da parte dei conduttori di Teatro di Voci; 5 sono dedicati al lavoro teatrale e 2 o 3 alla parte musicale.
Al termine del percorso, per le scuole partecipanti al laboratorio sperimentale, nel mese di maggio in data da concordare si terrà la Festa finale del progetto che impegnerà le scuole per una giornata intera dove sono previste le prove generali e lo spettacolo finale. L’incontro si terrà in un Teatro del Circuito ERT.
La partecipazione dei cori scolastici al progetto è gratuita.
I gruppi partecipanti devono in ogni caso inviare (fax 0432/204882 o all’indirizzo info@teatroescuola.it) e per conoscenza a Usci Fvg (fax 0434/877547 o info@uscifvg.it) possibilmente entro il 31 gennaio 2017 la scheda di adesione scaricabile dal sito www.ertfvg.it.
L’ERT FVG si occuperà di ogni aspetto amministrativo ed organizzativo derivante dalla realizzazione del progetto così concordato, sostenendone i costi.
Resta a carico delle Scuole partecipanti l’organizzazione e il coordinamento dell’attività in classe e gli eventuali costi derivanti dall’utilizzo degli spazi per le attività.
Per favorire la partecipazione dei gruppi alle attività programmate “fuori sede” (incontro iniziale, e festa finale), solo laddove non fosse possibile utilizzare gli scuolabus da parte delle scuole, l’ERT si rende disponibile a fornire il trasporto. Le scuole che desiderano attivare questo servizio devono farne richiesta all’ERT telefonando allo 0432-224214 e concordando le modalità del servizio stesso.
La partecipazione agli incontri formativi è gratuita per gli insegnanti iscritti a SocietaTES. Per i non iscritti è prevista una quota di iscrizione pari a € 10 complessivi.
L’iscrizione a SocietaTES è gratuita e può essere effettuata inviando il modulo scaricabile del sito www.ertfvg.it (teatroescuola) oppure richiedendo il modulo alla segreteria dell’ERT (info@teatroescuola.it – 0432 224214).
Non è possibile effettuare l’iscrizione a SocietaTES contestualmente alla partecipazione agli incontri di laboratorio.
La partecipazione all’attività di tutoraggio è gratuita.
Si terrà lunedì 29 maggio 2017 alle 17.30 al Teatro Adelaide Ristori di Cividale del Friuli lo spettacolo conclusivo della 12^ edizione del progetto TEATRO DI VOCI.
Teatro di Voci è il laboratorio annuale dedicato al teatro e al canto corale realizzato dall’Ente Regionale Teatrale, nell’ambito delle attività di teatroescuola, con il sostegno e la collaborazione dell’USCI Friuli Venezia Giulia.
I bambini delle scuola primarie “Dante Alighieri” di Faedis e “Pacifico Valussi” diTalmassons saliranno sul palcoscenico per mettere in scena la storia “Chi dorme nel mio letto?” scritta da Michele Polo. Lo spettacolo è il frutto di un percorso collettivo che ha portato i bambini a lavorare sia sull’aspetto musicale sia su quello teatrale e narrativo della storia, accompagnati dagli operatori - Michele Polo, Valentina Rivelli e Denis Monte - e dai loro insegnanti.
Per maggiori informazioni su tutte le attività per le scuole e l’infanzia dell’Ente Regionale Teatrale visitare i siti www.ertfvg.it e www.blogteatroescuola.it.