L’obiettivo del primo corso è avviare gli allievi allo studio degli antichi manoscritti prendendo in esame le notazioni sangallese e metense. Innanzitutto verrà messo in evidenza il ruolo fondamentale della parola per una esatta comprensione del ritmo, quindi si passerà allo studio sistematico della Semiologia con un’attenta e approfondita lettura dei neumi semplici secondo le più importanti scuole scrittorie dell’epoca (San Gallo, Laon). Grande attenzione sarà riservata ai fondamenti dello stile gregoriano, quali il "legato" e il "ritmo verbale" attraverso costanti esercitazioni pratiche sui canti della Messa e della liturgia delle Ore.
Di seguito gli argomenti del primo corso:
•
Le fonti: edizioni moderne, notazione quadrata e tradizione manoscritta
• Dalla parola al ritmo: il valore della sillaba
• Introduzione al fenomeno della liquescenza
•
I recitativi della Messa e dell’Ufficio
• La salmodia: la struttura dei toni salmodici
• I neumi semplici in notazione sangallese e metense: virga, punctum, tractulus, pes, clivis, porrectus, torculus, climacus, scandicus e forme sviluppate dei neumi semplici
•
Le lettere significative nelle notazioni sangallese e metense
•
Primo approccio alle strutture dei canti: le forme e gli stili
•
Esercizi di retroversione dei neumi studiati
Dopo un breve ripasso dei neumi semplici e sviluppati studiati nel corso di primo livello, si proseguirà con lo studio delle notazioni neumatiche sangallese e metense, seguendo la classificazione del tableau di Cardine. Si studieranno quindi i neumi con la presenza di suoni unisonici (strophicus, trigon, oriscus d’apposizione), i neumi con segni di conduzione (virga strata, pes quassus, pressus) e di passaggio (quilisma). L’analisi sarà accompagnata da diversi esempi ricavati dal Proprium Missae (Graduale Novum I-II), attraverso i quali sarà possibile verificare il significato ritmico e agogico dei neumi, la funzione del testo e il ruolo estetico e modale delle formule all'interno della composizione gregoriana. Alla fine si introdurrà il problema dell’articolazione neumatica (raggruppamento neumatico e, di conseguenza, diverse funzioni ritmiche).
L’argomento principale di questo corso è l’applicazione pratica dello studio semiologico effettuato nei corsi precedenti, in un lavoro dettagliato di analisi del repertorio (sia brani molto conosciuti, che brani meno studiati) che prenderà in considerazione uno studio testuale, liturgico e teologico-spirituale, passando poi all'analisi della struttura architettonica, estetico-modale, e allo studio della paleografia e semiologia della notazione antica con conseguenze essenziali nell'interpretazione agogico-ritmica del brano.
Testi di riferimento: Graduale Novum e Graduale Triplex
Studio di direzione e didattica gregoriana
Una parte del corso sarà dedicata allo studio della direzione e dei metodi di didattica nell'insegnamento di un brano
gregoriano, per coloro che essendo direttori di coro/ maestri hanno necessità
di acquisire delle conoscenze e abilità in questo campo. I corsisti interessati
possono (se lo desiderano) preparare un brano su cui si lavorerà insieme
durante il corso, curando l'aspetto direzionale e di didattica.
“La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini” (Ezechiele 10, 18)
Attraverso l’ascolto, si vuol accompagnare i corsisti verso una maggiore percezione del suono e della propria voce, in una visione dettata dalla fisiologia umana e dall'accento e il senso della parola.
Il canto si fa spazio e attesa, movimento e luce, perché si prostri alla Parola e dalla Parola venga nutrito ed arso.