Una Circlesong è una forma di improvvisazione corale che può essere realizzata attraverso diversi strumenti come, per esempio, voci o percussioni. Un facilitatore, in un processo di libera improvvisazione, crea e assegna progressivamente ai coristi, disposti a cerchio (didattica) o a semicerchio (concerto) e ripartiti per sezione timbrica, specifici moduli ritmico-vocali, che vengono ripetuti in una sorta di litania e che, incastrandosi, fanno nascere la struttura melodica-armonica del brano.
CircleLand è un laboratorio d'improvvisazione corale rivolto a cantori, strumentisti, compositori, direttori di coro, insegnanti, curiosi che vogliono ampliare la loro formazione musicale e culturale con un'attività atta ad alimentare la creatività e la “libertà esecutiva”. La progettualità di tutto ciò vive in un processo di approfondimento dell'espressione corale denominata “CircleSinging”. Il lavoro che viene fatto all'interno del workshop non è legato a partiture musicali, ma a orientare il partecipante ad un rapporto libero con la propria vocalità, a migliorare l’attenzione all’ascolto, a mettersi in gioco con uno strumento molto importante come la voce.
Il progetto CircleLand, nato nel 2006, è stato pensato come un percorso formativo in cui l’esperienza acquisita dal m° Albert Hera negli anni sul campo gli ha permesso di costruire una forma decisamente personale il cui tracciato potrebbe essere definitivo sinteticamente: “impariamo ad usare la tecnica a favore della nostra espressione naturale”.
CircleLand è cresciuto moltissimo nel tempo: dai primi incontri dove il cantare in cerchio era principalmente una espressione ludica del gruppo, è diventato un progetto strutturato e ben definito. L’esperienza del cantare in cerchio è quella di coinvolgere non solo la dimensione vocale e musicale, ma anche quella corporea (movimento, ritmo), cognitiva (memoria, attenzione) e socio-emotiva (ascolto, sintonizzazione, coordinazione tra le sezioni).
In sintesi, CircleLand Workshop è un percorso per attivare la creatività, migliorare la percezione e l'ascolto musicale, il ritmo e il rapporto con la propria voce e il proprio corpo, infondendo una concreta sensibilizzazione alla curiosità, alla sensazione, allo stupore, componenti importanti per migliorare la crescita artistica di ogni partecipante. Un’esperienza di profondo assorbimento in cui i fattori emotivi diventano la base per facilitare una nuova e più acuta consapevolezza degli aspetti ritmici, polifonici, esecutivi, antropologici dell’attività sonoro-vocale.
The SoundTeller, il narratore di suoni, è un mondo vocale cantato totalmente improvvisato, dove il tempo viene scandito da suoni che raccontano una vita, immagini sonore che evocano luoghi. L’essenza di questo concerto, che vede coinvolti tutti i partecipanti al workshop, è quella di poter usufruire del suono vocale, per determinare un viaggio che permetta di costruire una propria libertà interpretativa sia per chi esegue sia per chi ne fruisce.
In questo concerto, Albert Hera si propone come un narratore di suoni che, attraverso la sua voce e l’utilizzo dell’elettronica, guida il pubblico in un suggestivo viaggio nella musica attraverso spazio e tempo. Da vero artista contemporaneo, Hera presenta uno spettacolo senza uguali in cui l'improvvisazione condita da elementi teatrali è il modo per condividere con il pubblico la vera essenza del fare musica e del fare arte.
Graziosa ed elegante cittadina di impronta medievale, San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.
Il centro città è tutto a portata di mano e ci si sposta tranquillamente a piedi.
AUTO
Dall'autostrada A4 uscire al casello di Portogruaro e proseguire sulla A28 in direzione Pordenone. Uscire a Villotta e seguire le indicazioni per San Vito al Tagliamento.
AUTOBUS
La società di trasporti TPL collega le città del Friuli Venezia Giulia. La fermata più vicina alla sede del corso è in via Patriarcato (fronte Ospedale) a San Vito al Tagliamento. Per gli orari degli autobus consultate: https://www.tplfvg.it
TRENO
San Vito al Tagliamento ha una piccola stazione ferroviaria. I treni giornalieri non sono molto frequenti e non sono attivi la domenica. La stazione più vicina è quella di Casarsa, ben servita sia in direzione Trieste che Venezia. Di fronte alla stazione di Casarsa trovate la fermata dei bus che portano a San Vito al Tagliamento (dista circa 6 km).
Per gli orari dei treni italiani consultate: https://www.trenitalia.com/
Potete consultare anche: https://www.thetrainline.com/it
AEREO
Per chi viene da più lontano, gli aeroporti più vicini sono: Trieste - Ronchi dei Legionari, Treviso - Antonio Canova, Venezia - Marco Polo.
Gli aeroporti sono collegati alla cittadina grazie alla rete di mezzi pubblici: autobus e treni.
San Vito al Tagliamento offre diverse opportunità di alloggio. Vicino alla sede del workshop si trova l'Hotel Patriarca***, l'Ostello Europa e altre tipologie di alloggio come B&B e affittacamere. Vi consigliamo di consultare il portale turismofvg.it dove potrete trovare diverse opzioni di ospitalità.
Albert Hera, pseudonimo di Alberto Quarello (Collegno, 29 Agosto 1967), inizia a studiare come saxofonista e in seguito scopre nella voce il suo vero “strumento”. Nel corso della sua carriera incontra Bobby McFerrin, con cui collabora nella sua opera improvvisata Bobble e nell’album VOCAbuLarieS, definito dalla critica uno dei più grandi capolavori di musica corale del 21° secolo. Tra le altre personalità di spicco collabora in diversi progetti sia di ricerca scientifica con il prof. F. Fussi, sia a livello artistico con R. Treece, P. Fresu, G. Telesforo, Swingle Singers, London Vocal Project, P. Insegno e S. Mercurio solo per citarne alcuni. La sua ricerca di “narratore di suoni”, lo porta a definire un vero e proprio “neolinguaggio” che racchiude la capacità di portare l’ascoltatore ad immaginare luoghi, profumi, danze e genti lontane, tessendo, grazie all’improvvisazione, trame e racconti unici e talvolta epici. Affianca de sempre il mestiere dell’insegnante, portando avanti, da moltissimi anni, una filosofia legata al canto, sia individuale che in cerchio. Nel 2006 ha costruito il progetto didattico CircleLand, un nuovo modo di concepire il canto corale in cerchio (circlesinging). Durante i suoi molti viaggi, è riuscito a far conoscere il circlesinging in Italia e all’estero. Con le sue conoscenze e competenze è diventando uno dei più importanti progettisti e consulenti nel campo eventi, editoria e formazione, legati alla voce e al canto. Tra i suoi progetti innovativi si trovano CircleLand Festival, il primo ed unico evento al mondo basato sulla forza e la grande energia del cerchio dove la voce, la danza e le percussioni sono i protagonisti e Siing Magazine il primo trimestrale al mondo in doppia lingua Italiano/Inglese che parla di canto a 360°. Nel campo della ricerca è ideatore e coordinatore insieme a F. Fussi del primo corso di alta formazione post universitaria, il Circlesinging educational approvato dall’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Attualmente è responsabile della formazione Sound Project, un metodo innovativo di ricerca nel campo dell’alzheimer dove il canto, la voce e il cerchio sono gli strumenti primari di tale progetto. Dal 2017 è direttore artistico del Convegno internazionale La voce artistica ideata da F. Fussi, che si tiene a Ravenna presso il teatro Dante Alighieri ogni due anni, ed è consulente di direzione e ideazione artistica per uno dei più importanti festival Jazz Italiani, il Moncalieri Jazz Festival. È del 2020 la sua partecipazione all’innovativa trasmissione televisiva VoiceAnatomy, in onda su Rai 2, condotta P. Insegno, in veste di soundteller, il cui compito è raccontare, improvvisando con i suoi suoni, gli argomenti proposti in studio.